Videomapping, ambienti immersivi, audio multidirezionale, effetti olfattivi: tutto questo per la prima volta a Venezia per raccontare la storia e la vita del grande musicista veneziano Antonio Vivaldi (Venezia 1678-Vienna 1741), celebre per le sue “Quattro Stagioni”, il concerto più eseguito al mondo.
“Viva Vivaldi” apre le sue porte al pubblico il 13 maggio all’interno degli spazi del Museo Diocesano di Venezia, a pochi passi da San Marco, alle spalle del Ponte dei Sospiri. Un format artistico che rappresenta per la città, e non solo, una vera e propria primavera espositiva, un modo completamente nuovo di proporre la conoscenza dell’arte e della storia della musica attraverso un allestimento polimediale capace di immergere il visitatore in un’esperienza di straordinario impatto emotivo.
Non un concerto, non una mostra tradizionale, ma un concept del tutto nuovo, un percorso diviso in sequenze come fosse una partitura musicale, alla scoperta della vita e dell’opera del “prete rosso”, grande virtuoso del violino, il più importante ed originale esponente del tardo barocco. Un’esperienza musicale e sensoriale fruibile anche da parte di un pubblico poco avvezzo alla musica classica o ai musei.
Una narrazione dell’uomo e dell’opera di Vivaldi nell’interpretazione del poeta oltre che Direttore Artistico Davide Rondoni, con la direzione di produzione artistica e tecnica di Jean Francois Touillaud, la capacità immaginifica e artistica del creativo Gilles Ledos, la consulenza musicale del compositore Cristian Carrara, la consulenza del critico cinematografico Gianni Canova, su un’idea di Gianpiero Perri e Francesco Bernardi, rispettivamente General Manager e Presidente di Emotional Experiences, la società ideatrice e produttrice dell’evento.
“L’unicità artistica di Venezia – afferma Gianpiero Perri – merita un format capace di esprimere tutte le potenzialità di un nuovo modo di avvicinarsi all’arte, più vicino alla sensibilità del nostro tempo. Con ‘Viva Vivaldi’ si intende offrire una modalità nuova per valorizzare i capolavori che appartengono alla storia di Venezia e a quella universale, e permetterne il godimento di tutti. E’ la prima volta in Italia che le nuove tecnologie dell’immagine e del suono vengono utilizzate per raccontare di un musicista: la musica si trasformerà in colori e profumi e prenderà vita con modalità del tutto nuove, coinvolgenti ed emozionanti, per un’indimenticabile esperienza sensoriale”. (askanews)