In uscita il prossimo giovedì 29 gennaio per Rizzoli “Vicarìa” di Vladimiro Bottone.
La vicenda si snoda nella Napoli nel 1841 e nello specifico nella Napoli di Vicarìa, uno dei quartieri centrali più malfamati della città. Qui il giovane commissario Fiorilli, protagonista del romanzo, ha appena preso servizio e presto si trova a dover indagare sulla scomparsa di un bambino, un orfano rinchiuso nel cosiddetto Albergo dei poveri.
L’Albergo dei poveri è un edificio opprimente, che i napoletani chiamano anche Reclusorio o Serraglio, e rappresenta autentica città nella città che ospita vecchi, donne perdute e soprattutto una spaventosa massa di bambini esposti a ogni genere di pericoli. Da lì il bimbo scomparso aveva tentato di scappare e la sua tragica si trasforma per Fiorilli in un’ossessione, una ricerca della verità che gli fa incontrare Emma, insegnante di musica al Reclusorio, bella e idealista, ma che lo introdurrà in un ambiente di medici avidi di carne giovane, funzionari corrotti, camorristi e sbirri cresciuti nello stesso squallido retroterra.
Per questa umanità varia e disperata tutto ruota intorno al tribunale della Vicarìa, la prigione della città e anche il luogo dove si svolge l’evento che i napoletani aspettano ogni settimana come unica speranza di salvezza: l’estrazione del Regio Lotto. E qui Fiorilli scoprirà che la giustizia degli uomini, troppo spesso, è cieca. Proprio come la fortuna.
Collaboratore di quotidiani e periodici, Vladimiro Bottone è nato a Napoli nel 1957 e vive a Torino.