“La filastrocca dei nove pianeti” è il nuovo lavoro dei Vegetable G.
Un ep digitale contenente quattro canzoni di cui tre inedite (impreziosite dai magistrali arrangiamenti per fiati di ENRICO GABRIELLI) e una cover de “Le cose che pensano” (Don Giovanni 1986), brano di Lucio Battisti
in collaborazione con il poeta Pasquale Panella.
Come rivela il titolo, l’ep rappresenta l’intero ciclo orbitale dei Vegetable G per giungere alla forma sferica della canzone pop.
Ma non è tutto.
Questo è anche, infatti, il passaggio giubilare da un linguaggio internazionale,la lingua inglese, ad altro sicuramente più intimo e personale, l’italiano.
E a spiegare l’aggettivo “giubilare” sarà proprio l’album per il quale questo ep fa solo da introduzione: “L’almanacco terrestre”, in uscita a settembre 2011 per Ala Bianca Group con distribuzione Warner.
Un album tutto in italiano che, proprio come un almanacco, racconta e testimonia attraverso le canzoni, il talento e l’evoluzione dei Vegetable G da un pianeta universale nel quale era facile confondersi e perdersi ad una dimensione più intima con nuovi linguaggi ed altre sonorità, un’identità specifica e precisa che suscita assolutamente nuove suggestioni.
Accadde oggi ai Vegetable G, come un giudizio universale, che nel loro percorso, forse per ignoti allineamenti astrali, spontaneamente e con autenticità approdarono ad un nuovo mondo
scoprendolo come il proprio pianeta nativo.