Un bellissimo percorso per raccontare “emozionalmente” la vita artistica e la musica di Pino Daniele all’interno del Museo della pace – MAMT di Napoli

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Ha da poco aperto al pubblico il Museo della pace, MAMT di Napoli (via Depretis, 130): tra i dodici percorsi emozionali presenti, tutti di grande interesse, un omaggio al grande artista e musicista napoletano. A Pino Daniele è infatti dedicato un intero piano del MAMT dove si “ascoltano” i momenti più significativi ed emozionali della sua vita artistica e della sua musica. Il percorso di Pino Daniele Alive, a cura della “Pino Daniele TRUST ONLUS”, è frutto di un’intesa tra l’indimenticabile “mascalzone latino” e il Presidente della Fondazione Mediterraneo Michele Capasso.

 

La musica di Pino Daniele è come un viaggio. Lo è stata per lui e lo è per tutti coloro che, visitando le stanze del museo, ne possono seguire le tracce. È un itinerario, a volte facile a volte meno, lungo il quale si incrociano ampie strade e piccoli sentieri, o piazze dalle quali proseguire nelle direzioni più diverse. Perché Pino Daniele è stato molte cose e anche molte persone: il ragazzo del blues e la hit da classifica, il performer ineguagliabile e a volte scontroso, con l’ironia del napoletano verace e l’orecchio finissimo dell’artista globale. Pino Daniele era soprattutto un musicista, cantante per caso e superstar per incidente di percorso, lui si considerava un “chitarrista che canta”.  Soprattutto negli ultimi anni, il suo è stato un percorso molto interiore, di ricerca e costruzione della “forma canzone”. Forse anche per questo, per questa intimità, la sua musica è più attuale che mai: non è solo la colonna sonora di un’epoca, ma conserva intatta la capacità di raccontare e di regalare emozioni.

La sua musica diede a Napoli la certezza di essere migliore di quel che appariva, e aprì tragitti sino ad allora solo sognati, verso un mondo nuovo fatto di note ma anche di terra: Terra Mia, naturalmente, ma anche Africa, e un’America vissuta nei solchi dei vinili come nelle pieghe dei jeans. È il mondo in cui si può accedere attraverso video, foto, reperti, strumenti: tutto ciò che in qualche modo è stato e continua ad essere “il mondo di Pino”. Un percorso dedicato a lui, quindi, perché un viaggio è stata la sua musica. Così afferma Giorgio Verdelli, che ha curato i testi ed i video di Pino Daniele Alive. Verdelli è inoltre altro autore e regista di “Unici”, che con la puntata dedicata a Pino Daniele ha ricevuto un grande riscontro di critica e pubblico. “Unici”, con tutto il suo repertorio sottotitolato anche in inglese, rappresenta uno dei percorsi tematici di Pino Daniele che Rai2, insieme a Rai Teche, hanno voluto rappresentare nel miglior modo possibile per il grande valore culturale dell’iniziativa.

 

La direzione artistica di Pino Daniele Alive è invece affidata a Sergio Pappalettera e allo Studio Prodesign (Luca Belli, Daris Diego Del Ciello, Georgia Finardi, Giulia Miggiano). La struttura del Museo della Pace – MAMT ha reso possibile isolare pezzi della vita del grande musicista, ridisegnando un percorso che a partire dai grandi show live riscopre le contaminazioni e l’immaginario meno noto dell’artista restituendo poi al fruitore una visione completa. Attraverso video (alcuni inediti, altri riscoperti), fotografie, parole (le sue soprattutto), oggetti e, ovviamente, le tantissime chitarre di Pino, gli spazi del MAMT si vestono del colore delle sue anime, dalla luce bianca di Napoli al blu dei “diavoli” del blues, fino al buio della sala di registrazione in cui la musica si ferma sui nastri.

 

Il MAMT (Mediterraneo, Arte, Architettura, Archeologia, Ambiente, Musica, Migrazioni, Tradizioni, Turismo) è uno spazio creato dalla Fondazione Mediterraneo, da oltre 25 anni impegnata per il dialogo e la pace nel Mediterraneo e nel Mondo. Il progetto nasce nel 1997, quando il presidente Michele Capasso fa appello agli oltre 2000 rappresentanti di 36 Paesi riuniti a Napoli dalla Fondazione Mediterraneo sulla necessità di dare alla pace un simbolo: venne scelto allora  il “Totem della Pace” dello scultore Mario Molinari e richiesto uno spazio dove raccontare una storia diversa da quella che ci viene proposta quotidianamente dai media (terrorismo, migranti che muoiono, corruzione, povertà, guerre) fatta di ciò che ci unisce nel bello: ambiente, architettura, tradizioni, cultura, artigianato, arte, creatività, musica, tradizioni, ecc.

È possibile vedere un filmato sul museo al seguente link: https://youtu.be/_9VZPkst0mY

Per visitare il Museo della Pace – MAMT: previa prenotazione telefonica al numero 340 8062908 o via email info@mamt.it, dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 19 – sabato dalle 10 alle 13.

www.fondazionemediterraneo.org – www.mamt.it

Museo della Pace – Fondazione Mediterraneo: Ester Pedicini (340 8062908 – info@fondazionemediterraneo.org)

 

In foto: parte della esposizione

 

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