“Quando torno ai racconti sono sempre felice: mi sento in un territorio mio, “so come si fa”. Credo che siano la misura giusta per i nostri giorni, il tempo tronco, caduco, veloce, rubato: leggere, sorprendersi, e poi continuare la giornata. Scrivo racconti quando sento che la realtà è troppo sfuggente e varia per essere cristallizzata in una forma lunga. E scrivo racconti perché mi interessano gli esseri umani: donne e uomini solitari che combattono le loro solitarie guerre. Ma soprattutto, io credo che il racconto sappia parlare di amore cosí come l’amore è: incompleto e sghembo” così Valeria Parrella parla del suo libro “Troppa importanza all’amore”, in uscita il 5 maggio per Einaudi.
Valeria Parrella è nata nel 1974, vive a Napoli. Per minimum fax ha pubblicato le raccolte di racconti “Mosca piú balena” (2003) e “Per grazia ricevuta” (2005). Per Einaudi ha pubblicato i romanzi “Lo spazio bianco” (2008), “Lettera di dimissioni” (2011) e “Tempo di imparare” (2014). Per Rizzoli ha pubblicato “Ma quale amore” (2010), ora negli Einaudi Super ET. È autrice dei testi teatrali “Il verdetto” (Bompiani 2007), “Tre terzi” (Einaudi 2009, insieme a Diego De Silva e Antonio Pascale), “Ciao maschio” (Bompiani 2009) e “Antigone” (Einaudi 2012). Per Ricordi, in apertura della stagione sinfonica al Teatro San Carlo, ha firmato nel 2011 il libretto “Terra su musica” di Luca Francesconi. Ha inoltre curato la riedizione italiana de “Il fiume” di Rumer Godden (Bompiani 2012). Da anni si occupa della rubrica dei libri di “Grazia”.