Ad aprile 2015 Einaudi pubblica di nuovo tre grandi successi dello scrittore, poeta e saggista Raymond Carver, considerato il capostipite del minimalismo letterario americano.
Su tutti, il capolavoro ormai cult book tradotto in tutto il mondo (tanto da esser diventato un’espressione di uso comune), Di cosa parliamo quando parliamo d’amore: pubblicato negli Stati Uniti nel 1981 e in Italia nel 1987, il libro raccoglie diciassette racconti di drammatica umanità e straordinaria limpidezza di stile.
In America oggi sono riuniti nove racconti e una poesia che hanno ispirato l’omonimo film di Robert Altman, Leone d’Oro al Festival di Venezia nel 1993: sullo sfondo di un’America di provincia si stagliano dieci piccole/grandi storie private, vissute da ragionieri e segretarie, rappresentati di commercio, cameriere di fast-food, medici e pittrici, tutti quanti in un momento di crisi da cui tentano di riemergere.
E ancora, Vuoi star zitta, per favore?, prima raccolta di Carver, esce nel 1976, imprimendo una svolta irreversibile nell’idea di short story all’interno del panorama letterario americano. Una raccolta di storie di uomini e donne sull’orlo della perdizione, ventidue bozzetti sull’alienazione e la mancanza, descritti da un lato emotivo, passionale e a tratti comico.
Tornano in libreria tre esemplari di un maestro del Novecento, che, con la sua penna, ha tracciato nuovi contorni al complesso e affascinante mestiere di scrivere.