Prosegue la preziosa rassegna di eventi culturali offerti a Roma dall’Officina delle Arti Pier Paolo Pasolini, da tre anni crocevia di artisti e spettatori e agorà d’incontro tra i suoi 75 allievi e la città.
Oltre ad essere centro di formazione artistica per il teatro, la musica e il multimediale sotto la guida rispettivamente di Massimo Venturiello, Tosca e Simona Banchi il progetto – ispirato alle idee e all’opera interdisciplinare del grande poeta, regista, scrittore e osservatore della società italiana – si pone come centro culturale nevralgico e propulsore di eventi che attingono dalle arti sceniche e le riversano nel quotidiano dei cittadini. Un luogo di produzione, fruizione e diffusione di cultura che vuole respirare e immergersi nel panorama romano.
Dopo il successo dell’incontro Raccontare Pasolini, omaggio al pensiero libero e indipendente di uno dei maggiori intellettuali del Novecento italiano a cura di Graziella Chiarcossi, il mese di marzo continua a focalizzarsi sull’arte indipendente.
Martedì 28 la proiezione del film I love radio rock, commedia di Richard Curtis sulla prima radio “pirata”, porrà l’attenzione sulla tematica della necessità e le problematicità dell’indipendenza radiofonica. A commentare il film sarà una delle voci storiche e più note della radio italiana Gianni De Berardinis.
L’agenda del mese si concluderà il 29 marzo con Dichiarazioni d’INDIEpendenza, stimolante e avvincente dialogo tra suoni e parole con i talentuosi musicisti Motta, Truppi, Bianco e Cassandra Raffaele, moderato da Felice Liperi con la partecipazione di Niccolò Fabi e Tosca. Un confronto creativo sugli sviluppi della nuova scena musicale indipendente e sulle differenti scelte estetiche e produttive che contraddistinguono le storie di questi musicisti, non più emergenti ma ormai emersi.
Il mese di aprile si aprirà sabato 1 con un omaggio alla musica d’Oltralpe nel concerto Une belle histoire con i giovani artisti della Sezione Canzone a cura di Pilar, cantante e autrice di testi molto legata alla Francia, che coniuga radici popolari e canzone d’autore in un sound originale e contemporaneo.
Il 6 aprile Officina Pasolini propone un incontro con Max Gazzè, uno dei cantautori più interessanti del panorama italiano, tra i pochi che hanno saputo far convivere la grande tradizione melodica con forme e stili della modernità pop. In occasione della registrazione nello spazio teatrale di Officina Pasolini (5-6-7 aprile) della sua opera ‘sintonica’ Alchemaya con la Bohemian Symphony Orchestra di Praga diretta dal M° Clemente Ferrari, il cantautore romano incontra il pubblico per raccontarsi come artista: il suo percorso, le sue esperienze le sue scelte. A dialogare con lui, anche intorno a questo suo nuovo progetto musicale che debutta il 3 aprile al Teatro dell’Opera di Roma, saranno Tosca e Felice Liperi.
Con un’agenda già densa ma in continuo divenire, Officina Pasolini si offre alla sua città come uno spazio aperto all’Arte e a chi la ama, un’esperienza formativa altamente qualificata in continuo e costruttivo dialogo con l’ambiente che la circonda.