MUSICA (R)Esistente presenta il singolo degli ALL COST
“A LUCI SPENTE”
Band Rock Psichedlica Cantautorale con inflessioni prog
E’ nel 2008 che il gruppo musicale degli AllCost inizia a muovere i primi passi. Rocco Moscatiello, cantante e chitarrista del gruppo, coltivava fin da piccolo il sogno di creare una band, la sua ambizione inizia a concretizzarsi quando incontra il tastierista Renato Barattucci. Si conoscono all’Aquila nel periodo universitario, i due studenti golosi di musica, subito scrivono il primo brano inedito “A luci spente”.
La loro unione viene rafforzata dalla difficile esperienza del terremoto aquilano. Questo episodio lascia un segno profondo nelle loro anime,ma come si sa è nei momenti di sconforto che si materializzano soluzioni decisive. Decidono di dare una svolta definitiva con un cambio di formazione, subentra quindi Cristiano Lo Medico, al basso. Inizia cosi per la band un periodo carico di live nella zona pescarese. Ma purtroppo questo clima di gioia viene interotto dal tragico incidente del batterista Gianni Fabri. Quest’ultimo affronta due settimane di coma, lasciando gli altri nello sconforto piu totale. Dopo qualche mese dal risveglio di Gianni, tutti i membri del gruppo decidono insieme a lui di far subentrare un altro batterista, per portare avanti il progetto, arriva quindi a copletare la formazione definitiva Emiliano Buzzelli. Le varie difficoltà affrontate insieme, rafforzano ancora di piu il concetto che si racchiude nella scelta del nome della band ”AllCost”. Il nome indica appunto la tenacia con la quale si deve lottare per realizzare i propri sogni a tutti i costi. Il gruppo dopo questo periodo di apprensione, torna di nuovo a compiere diversi live. Il denaro ricavato dalle serate dal vivo è indispensabile per l’autofinanziamento del loro disco. Il 16 febbraio, dopo tanta attesa esce il loro primo cd “Punto di Raccolta”, succo dell’esperienza di questi quattro anni burrascosi. Il disco è un cocktail carico di atmosfere leggere come in “Mondo marrone”, di psichedelia come nella traccia “Cristiano pagano agnostico”,di sfumature di cantautorato, fino ad arrivare al progressive. Persino all’interno di un singolo pezzo c’è un continuo cambio di atmosfere, dovuto alle diverse sperimentazioni durante le prove. I testi raccontano il malessere sociale ,quotidianità e molto altro attraverso una vena sarcastica.
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