Il clima in studio è rilassato e piacevole, anche se si lavora intensamente per mettere a punto gli ultimi dettagli della scaletta e gli arrangiamenti da proporre al pubblico. Mario Biondi con la sua band si prepara così per il Best Of Soul – Tour che per due mesi da Marzo ad aprile lo porterà nei teatri di tutta Italia.
“C’è tanto impegno, c’è molta serietà anche se si gode ogni tanto di momenti di spensieratezza, e questi momenti sono un po’ la benzina, il collante tra noi, la cosa che ci fa pensare che abbiamo voglia di fare quello che stiamo facendo e questo è fondamentale”.
Un lavoro intenso e non sempre facile. “C’è la paura di annoiarsi ma non succede mai, ogni tanto ti veiene la paura ed è una specie di terrore, una cosa malefica, se per caso ci abbraccia è un disastro, ma fortunatamente non succede, è una cosa difficile”.
La voce soul più calda ed intensa del panorama musicale italiano festeggia i dieci anni dal celebre disco d’esordio “Handful of Soul” e svela qualche dettaglio del suo spettacolo.
“Sicuramente un palco molto abitato, abbiamo 8-9 elementi sul palco, c’è un gran fermento e tanta musica, ma pochi effetti speciali, non c’è fumo negli occhi, c’è il musicista, tanta passione e tanto pathos, alcune variazioni, diverse interpretazioni di alcuni brani che sono stati importanti nella mia breve ma intensa carriera”.
Mario Biondi racconta così il suo rapporto col pubblico. “Un rapporto a tratti formale e rispettoso, a tratti fraterno e di grande condivisione. Credo che queste due cose debbano coesistere. Se c’è rispetto e fratellanza si vive un’esperienza densa, se c’è c’è quella forma di fratellanza un po’ troppo easy, troppo amichevole il rapporto diventa quasi becero e non voglio che succeda e sono sicuro che non succederà mai”.
Dopo il successo dell’ultimo album “Beyond” certificato oro e i sei dischi di platino conquistati negli ultimi quattro anni, con “Best of soul” Mario Biondi si conferma artista unico nel panorama musicale italiano, che da il meglio di sé proprio dal vivo. (askanews)