È in libreria dal 21 giugno “Il ragazzo che voleva dormire” di Aharon Appelfeld per i tipi Guanda, nella collana Narratori della Fenice.
Dopo il romanzo “L’amore, d’improvviso”, narrazione dell’amore tra due solitudini, anch’esso tradotto dalla bravissima Elena Loewenthal, il grande scrittore ebreo torna in Italia con la storia di Erwin che, non ancora diciassettenne, ha già perso tutto: gli affetti, la casa, il passato, spazzati via dalla furia nazista. Nel lungo e rocambolesco tragitto che lo ha portato dall’Europa centrale al porto di Napoli, in attesa di imbarcarsi con altri profughi alla volta di Israele, non ha fatto che dormire ed è vivo solo grazie alla sollecitudine dei compagni di viaggio. Quel sonno misterioso, che tanto inquieta chi gli sta accanto, per Erwin non è evasione, ma una risorsa, l’accesso a una dimensione di vita più compiuta e piena. È un ritorno a casa. Trovare una nuova patria, in Israele, però, significa anche privarsi di una parte di sé, della lingua materna, del proprio nome per tornare a vivere. E così, per il giovane protagonista del romanzo si apre un conflitto tra realtà e ricordo, tra il duro apprendistato a una nuova esistenza e la fedeltà alle proprie radici.
“Con questa storia il grande scrittore ebreo aggiunge una nuova pietra alla sua casa della memoria.”
Le Figaro Littéraire
“La voce di Aharon Appelfeld è la più accorata della letteratura israeliana.”
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Aharon Appelfeld (1932) fu deportato in un campo di concentramento a soli otto anni, fuggì e trascorse i successivi tre anni vagando per i boschi. Nel 1946 approdò in Palestina. Insegna letteratura ebraica all’università Ben Gurion a Be’er Sheva’. I suoi libri sono tradotti in tutto il mondo.
Aharon Appelfeld, “Il ragazzo che voleva dormire”
Traduzione di Elena Loewenthal
Pagg. 304, € 19.00
Guanda
Collana Narratori della Fenice