La vendetta è un piatto che si consuma freddo, anzi freddissimo. E ‘ questo pensiero che improvvisamente attanaglia la mente dell’anziano clochard Rocco, ormai prigioniero di una vita di stenti sotto un ponte dell’Arno. Un pensiero che riaccende la rabbia per un vecchio sgarbo subito che forse ha contribuito a cambiare il corso naturale delle cose, il ricordo malinconico di un amore andato via troppo presto, il rimpianto per una normale esistenza sfuggita via improvvisamente ; molle interiori che la discesa in città di un famoso studioso fanno scattare tutte insieme in Rocco. Cosa avranno in comune i due e soprattutto ci sarà tempo ancora per fare giustizia del passato ? Il vecchio si rimette in gioco, ritrovando linfa vitale e stimoli per capirlo, contando sulla solidarietà e sull’apporto di compagni di ventura pronti a tutto pur di dare un senso alle loro giornate. Il resto è tutto da leggere come in ogni noir di Marco Vichi che si rispetti, maestro nel saper creare atmosfere inquiete e torbide dove gli imprevisti ed i colpi di scena sono sempre in agguato.
Pasquale Bottone