Nuova edizione autunno-inverno per il Salotto delle 6 di Pasquale Bottone, dedicato quest’anno “GIALLOCRONACA”, una serie di incontri che si svolgeranno dal 19 novembre al 16 dicembre nella Biblioteca Consorziale di Viterbo.
L’intento dell’iniziativa ha spiegato Bottone durante la presentazione: “è quello di affrontare casi di cronaca nera legati strettamente alla storia e al costume del nostro Paese, dando un taglio sociologico e non televisivo alla discussione su alcuni notissimi cold case rimasti irrisolti da lustri”. Da qui i cinque casi in programma dal 19 novembre al 16 dicembre:
l’infinita vicenda di Emanuela Orlandi, che vedrà la partecipazione di Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, e del giornalista del Corriere della Sera Fabrizio Peronaci, che sveleranno alcune novità da poco emerse dalla vicenda.
A seguire il Mostro di Firenze, il delitto Montesi, il suicidio Tenco, avvolto da mille ombre, e la morte di Marco Pantani, atleta scomodo a un certo sistema di potere.
Alla presentazione erano presenti l’assessore provinciale alla cultura Giuseppe Fraticelli, il commissario straordinario della biblioteca consorziale Paolo Pelliccia, i docenti Stefano Pifferi e Francesca De Caprio, intervenuti in sostituzione del professor Platania in rappresentanza del Disucom, Dipartimento di Scienze Umanistiche, della Comunicazione e del Turismo dell’Unitus, che da quest’anno è partner della rassegna.
L’incontro è stato un’occasione per il commissario straordinario Paolo Pelliccia per sottolineare i rapporti continuativi di fattiva collaborazione instaurati da anni tra la Biblioteca e il Salotto, ormai divenuto un appuntamento cult, nonché lo sforzo economico da parte della Provincia di sostenere per intero questa edizione della rassegna. Per poi richiamare, sul piano generale, la necessità di gestire in modo più oculato la distribuzione dei fondi a disposizione della cultura, operazione che potrebbe aiutare un numero maggiore di soggetti culturali.
Riflessione che lo stesso Fraticelli ha fatto sua, soffermandosi sul tema della politica culturale del territorio inevitabilmente legata alla problematica dell’abolizione della Provincia, che invece si rivela essere una risorsa, visto il sostegno economico fornito, ad esempio, per la realizzazione del Salotto, definito “un imprescindibile appuntamento”. Lo stesso Bottone ha voluto ricordare che fu soltanto la Provincia, nel 2002, a dimostrarsi interessata nel progetto del Salotto a una partnership mantenutasi costante nel tempo.