L’annosa diatriba sul significato da attribuire alla parola autore e le discussioni, spesso sterili, sulla suddivisione tra autori con la “A” maiuscola e quelli con la “a” minuscola, tra artigiani semi-sconosciuti e maestri rivalutati ha rappresentato il punto d’origine dal quale l’ANAC – Associazione Nazionale Autori Cinematografici è partita per organizzare questo ciclo di incontri con il patrocinio e il sostegno del MIBACT e la collaborazione della Casa del Cinema.
Per rivendicare la pluralità di sguardi tra i propri soci e cercare di dare un contributo costruttivo al dibattito l’ANAC ha deciso, con questa 14° edizione di Percorsi di Cinema (26 aprile – 23 maggio), di rivolgersi direttamente ad un pubblico di studenti (CSC – Centro Sperimentale di Cinematografia, Scuola d’Arte Cinematografica Gian Maria Volonté e Istituto Roberto Rossellini) e offrire loro un altro punto di vista sul nostro cinema. I ragazzi avranno modo di confrontarsi con alcuni registi che hanno lavorato su e attraverso il genere: spaghetti western e fantascienza, horror e thriller e potranno approfondire la voce di quella parte dei soci dell’ANAC sottovalutata per anni. Come è risaputo, l’associazione ha avuto e ha tra i suoi iscritti alcuni dei nomi più rappresentativi della storia del cinema italiano a livello internazionale (tra cui Citto Maselli, Paolo e Vittorio Taviani, Liliana Cavani, Gianni Amelio e Ettore Scola, Pier Paolo Pasolini, Roberto Rossellini, Cesare Zavattini, Mario Monicelli, Age e Scarpelli, Sergio Amidei, Francesco Rosi, Federico Fellini, Ugo Pirro, Michelangelo Antonioni); altri soci invece hanno dovuto attendere molto tempo per una complessiva rivalutazione e un’analisi più specifica dei loro lavori.
Tre saranno gli incontri con tre registi fondativi nella ricerca di una via espressiva al genere, a volte riconosciuti prima all’estero che in Italia. Augurando una pronta guarigione a Umberto Lenzi, Steve della Casa presenterà martedì 9 maggio il suo Spasmo (1974), thriller del quale restano impressi nella mente i manichini che raffigurano donne seviziate, e parlerà di Cuore criminale, l’ultimo libro pubblicato da Lenzi; Bianchini, autore celebrato negli ultimi anni grazie al recupero tardivo di Hypnos – Follia di massacro (1967), presenterà martedì 16 maggio al pubblico di giovani il suo film Quel caldo maledetto giorno di fuoco (1968); mercoledì 26 aprile incontrerà gli studenti anche Ruggero Deodato, il regista che inventò il filone del “cannibal movie” e che nel 2016 è tornato dietro la macchina da presa dopo ventitré lunghi anni di assenza, per dirigere Ballad in Blood, thriller ispirato al misterioso omicidio perugino di Meredith Kercher per il quale furono accusati Amanda Knox e Raffaele Sollecito.
Ad accompagnare queste tre incursioni nel genere, l’ANAC proporrà anche un incontro (martedì 23 maggio) in cui Italo Moscati parlerà di Pier Paolo Pasolini – a sua volta membro dell’associazione – come autore cinematografico dall’assoluta libertà espressiva che ha saputo andare oltre l’impegno e il genere riuscendo a farli convivere nel suo cinema. Un particolare approfondimento sarà dedicato da Moscati al rapporto di Pasolini con l’Anac in occasione dell’occupazione della Mostra del Cinema di Venezia nel 1968; un punto di contatto che darà la possibilità agli studenti non solo di approfondire la propria conoscenza dell’autore, del quale verranno proiettati i cortometraggi La ricotta e Che cosa sono le nuvole?, ma allo stesso tempo di comprendere il percorso dell’ANAC e il ruolo da essa svolto nelle battaglie in difesa della cultura del nostro paese dal 1952 ad oggi. Riannodare i fili del passato per comprendere il presente e cercare di costruire insieme il futuro.
CASA DEL CINEMA
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