A fine marzo Paola Soriga torna in libreria con “La stagione che verrà” edito da Einaudi.
La storia si snoda seguendo le orme di tre personaggi, i tre amici protagonisti del romanzo. Tutti, per motivi diversi, stanno tornando in Sardegna. Isidora, che si fa chiamare Dora, Agata e Matteo sono tre trentacinquenni che hanno studiato fuori dall’isola, hanno viaggiato, lavorato o provato a lavorare, hanno guadagnato oppure no. Hanno amato. Agata fa la pediatra a Pavia, è fidanzata con Gianluca da quattro anni. Lui mette fine alla relazione quando lei rimane incinta. Lei decide allora di far nascere il bambino a Cagliari, dove, da qualche mese, è andata a vivere anche Dora. Dora è cresciuta ad Alghero ma a quindici anni si è trasferita assieme ai genitori a Lloret de Mar, sulla costa catalana. Da li ha cambiato molte città, da Bologna a Barcellona, da Roma a Cagliari, dove ha trovato un lavoro mal retribuito. A Bologna, negli anni dell’università, ha conosciuto Matteo, che a Bologna è rimasto. Quando Matteo scopre di avere un tumore e decide di tornare a Cagliari per curarsi, i tre si ritrovano a vivere assieme: assieme anche alla gravidanza, alla malattia, agli amori, corrisposti oppure no. Assieme ai ricordi, alle cose andate, a quelle mai arrivate. Assieme anche a un’idea di futuro, che, nonostante la stagione che verrà, certo sarà ancora da inventare e vivere.
Paola Soriga è nata a Uta, in provincia di Cagliari, nel 1979. Ha studiato letteratura a Pavia, Barcellona e Roma, dove adesso vive e lavora. “Dove finisce Roma” (Einaudi, 2012) è il suo primo romanzo. È fra gli autori dell’antologia benefica “Sei per la Sardegna” (Einaudi 2014, con Francesco Abate, Alessandro De Roma, Marcello Fois, Salvatore Mannuzzu e Michela Murgia), i cui proventi saranno destinati alla comunità di Bitti, un paese gravemente danneggiato dalla recente alluvione.