Saremo molto agganciati al territorio e quindi le persone che andremo a selezionare saranno proprio legate ai luoghi di provenienza”. “Per me si tratta davvero di una sfida”, spiega ancora Salemi, che in estate ha promosso il singolo Noi contro di noi, e ne ha in uscita un altro a novembre, dedicato al tema della violenza sulle donne, “vengo da due anni di Il mio campo libero, programma di Isoradio che si occupava di musica e calcio. Questo è un nuovo inizio, spero di non deludere la direttrice Angela Mariella che ha scommesso su una cosa nuova, un programma che stiamo costruendo insieme”. Le piace lavorare in radio? “La radio è pienamente nelle mie corde: non perché io sia una conduttrice consumata ma perché c’è il mio mezzo preferito, il microfono. E ovviamente c’è la voce, che parla direttamente alle persone”, prosegue, “Per me è un affiancamento felice a quello che già faccio, che è la musica. Mi trovo in un’acqua tiepida: non sento freddo come in mare aperto e non sento il caldo dell’acqua di casa. E’ un’acqua dove si sta bene e si continua a imparare”.
Quest’anno festeggia i 25 anni dall’uscita di A casa di Luca, presentato al Festival di Sanremo nel 1997, un brano che le ha dato la notorietà. Quanto è cambiata da allora? “Sono cambiata tanto e non sono cambiata per niente: da un lato si resta bambini, col desiderio di musica, bellezza, di esprimere tutto con la voce. Dall’altro c’è la quotidianità, il cambiamento di aver formato una famiglia, avuto dei figli, di affrontare il mondo”, dice ancora. “A casa di Luca è una storia generazionale, una canzone per tutti. Quella è una casa in cui tutti più o meno siamo stati o vorremmo tornare”, prosegue, e annuncia, dopo il singolo Noi contro di noi sul tema della pace presentato questa estate al Tim Summer Hits, un altro brano, “nel quale parlo ancora di una questione difficile, la violenza sulle donne. Si avvicina il 25 novembre e quest’anno non lascerò passare questa data sotto silenzio”. (ANSA).