A ridosso del giorno della memoria Marsilio pubblica il breve carteggio che intercorse tra Pali Meller e i suoi figli durante i suoi tredici mesi di detenzione.
Pali Meller era un architetto ebreo, denunciato e arrestato per aver falsificato un documento nel quale si attestava la sua appartenenza alla razza ariana. Vedovo da tempo fu costretto a lasciare i suoi due figli, Paul di 11 anni e Barbara di 7, alla governante. In un’epoca che assisteva all’annientamento degli ebrei d’Europa, Meller non fu deportato in un campo di concentramento, ma con sentenza di un tribunale venne condannato a sei anni di carcere. Il 31 marzo 1943 Meller muore in prigione a 40 anni. Dal carcere era riuscito a spedire 24 lettere costruendo con i figli una nuova relazione, affidata alla carta da lettere, così come “di carta” divennero i baci che poté inviare loro.