È in uscita per Einaudi a fine maggio il nuovo libro di Patrick Modiano, “Perché tu non ti perda nel quartiere”:
Jean Daragane, scrittore parigino vicino alla settantina, vive in totale solitudine, fuori dal resto del mondo. Un giorno, però, quando da mesi non parla piú con nessuno, il telefono di casa squilla una prima volta. Dall’altra parte del filo si ode la voce di un uomo che dice di aver ritrovato il suo taccuino degli indirizzi forse perduto su un treno, e propone un appuntamento. Daragane non vuole incontrarlo; rompere il suo isolamento gli costerebbe troppo, e in fondo i numeri segnati su quel taccuino non gli interessano. I numeri delle persone che hanno veramente contato qualcosa nella sua vita, lui infatti li conosce a memoria, e quelle persone non possono piú rispondere. Infine accetta un appuntamento ed è cosí che incrocia l’ambiguo Gilles Ottolini e la sua sottomessa e giovane compagna, Chantal Grippay. Ottolini gli dice che ha trovato nella sua rubrica un nome che gli interessa molto, Guy Torstel, ma Daragane non si ricorda di lui. In privato Chantal gli consegna il dossier che Ottolini ha preparato con i suoi appunti e la foto misteriosa di un bambino, e strappa inconsapevolmente all’oblio una vicenda accaduta sessant’anni prima: l’omicidio irrisolto di una giovane donna. Gli squilli del telefono continuano per giorni. La mattina, la sera, la notte. Raggiungono Daragane nel sonno, nel dormiveglia, senza tregua. E in una Parigi che ancora conserva le ombre del passato, riaffiorano nomi e voci che costituiscono la sua esistenza e che Daragane non aveva piú voluto ricordare. Fra tutti emerge il volto, rigato da una lacrima, di Annie, una donna che gli è stata vicina quando era bambino e che lo ha tenuto per mano per attraversare la strada e perché non si perdesse nel quartiere e nella vita. Poi, come la puntura di un insetto, il passato ritorna e ti lascia ancora un po’ di tempo in cui sentire il vuoto di un rumore che piano piano si allontana.
Patrick Modiano, nato nel 1945 a Boulogne-Billancourt, è uno dei più importanti narratori francesi contemporanei. Nel 2014 ha vinto il Premio Nobel per la Letteratura. Con “Rue des boutiques oscure”, nel 1978 si è aggiudicato il Goncourt. È autore di numerosi romanzi e racconti, tra cui, tradotti in italiano, “Dora Bruder” (Guanda) e “Bijou”, “Un pedigree”, “Sconosciute”, “Nel caffè della gioventù perduta”, “L’orizzonte”, “L’erba delle notte”, “Perchè tu non ti perda nel quartiere” (questi ultimi usciti per Einaudi).