Sabato 7 maggio il Bue Note Milano ospiterà in concerto North Missisipi Allstars, il duo blues formato da Luther Dickinson alla chitarra e voce e Cody Dickinson alla batteria e washboard. Lo scorso febbraio è uscito il loro nuovo album, “Keys to the Kingdom”.
North Missisipi Allstars è stata fondata nel 1996. Del 2000 è l’album di debutto “Shake Hands With Shorty”, che si è rivelato un successo ed è stato nominato ai Grammy Awards nella categoria di “Best Contemporary Blues Album”. La band ha vinto come “Best New Artist Debut” al Blues Music Awards del 2001 e ha portato la sua musica sui palchi in tutto il mondo. Fino al 2005 i North Missisipi Allstars hanno già registrato quattro album, tre dei quali sono stati nominati ai Grammy Awards.
Per la serata di sabato lo spettacolo sarà unico, alle ore 21.00 (apertura porte: ore 19.30). Il prezzo dei biglietti acquistati entro le due ore precedenti ogni concerto è di 25,00 euro (prezzo “advance”) mentre il prezzo dei biglietti acquistati direttamente all’ingresso dello spettacolo è di 30,00 euro (prezzo “door”).
Il jazz club milanese, che ha aperto i battenti nel 2003, è la prima sede europea dello storico jazz club di New York. Come vuole la tradizione ereditata dal leggendario club del Greenwhich Village, ogni sera – salvo le domeniche ed eventuali variazioni di calendario che saranno tempestivamente segnalate sul sito internet (www.bluenotemilano.com) – anche al Blue Note di Milano si terranno due spettacoli (dal martedì al giovedì con inizio alle ore 21.00 e alle ore 23.00 mentre il venerdì e il sabato alle ore 21.00 e alle ore 23.30)
Il Blue Note Milano si estende su una superficie di 1000 metri quadrati con 300 posti a sedere. L’atmosfera è quella di un elegante jazz club, e da ogni posizione della platea e della balconata lo spettatore può ascoltare le esibizioni di artisti di fama internazionale con il massimo della qualità acustica. La struttura e le dimensioni del locale permettono a tutti di essere ad un passo dai musicisti e godersi appieno il concerto. Queste alcune delle qualità che in soli sette anni hanno permesso al Blue Note di posizionarsi ai primi posti tra i migliori “club d’Europa”.