Sono gli anni Settanta “Gli anni al contrario” del romanzo di Nadia Terranova in uscita a gennaio.
La storia è una storia d’amore sullo sfondo degli anni di piombo e del riflusso, nella Messina del 1977. Aurora, figlia del fascistissimo Silini, fin da piccola cerca nello studio un mezzo per emanciparsi da una famiglia che le sta stretta. Giovanni, che invece è sempre stato lo scavezzacollo dei Santatorre, ce l’ha con il padre e il suo “comunismo che odora di sconfitta”, e vuole fare la rivoluzione, quella vera. I due si incontrano all’università, e pochi mesi dopo aspettano già una bambina. Tuttavia la vita insieme non è come l’avevano immaginata: Giovanni tenta invano di unirsi alla lotta armata e nel vortice dell’accidia si lascia andare all’eroina. Aurora pur capendo che gli ideali rivoluzionari non hanno portato Giovanni ad altro se non all’illegalità e alla violenza non riesce tuttavia a lasciarlo definitivamente.
“Nel 1992 avevo quattordici anni, la Lega Nord faceva il suo chiassoso ingresso in politica e nella mia libreria di riferimento comparve un manifesto dove c’erano Leonardo Sciascia e Gesualdo Bufalino che rispondevano con un bicchiere di vino: ‘i terroni, pur di non lavorare, scrivono’.
Quando sono diventata grande li ho presi in parola.”
Così Nadia Terranova descrive sé stessa sul suo blog.