Nell’immaginario collettivo del pubblico Gilda Buttà è “la pianista” di Ennio
Morricone, quella che nel film di Tornatore La leggenda del pianista
sull’oceano (1998) suona realmente le musiche “improvvisate” sulla tastiera da Tim
Roth. Ciò premesso, è del tutto naturale che i programmi dei suoi concerti includano
alcuni temi del grande maestro: dal quasi-tango di Indagine su un cittadino al di
sopra di ogni sospetto (1970) sino alla struggente melodia di Nuovo Cinema
Paradiso (1988), per concludere ovviamente con la citata Leggenda del pianista
sull’oceano. Insieme con l’Orchestra del Conservatorio di Palermo (diretta per
l’occasione da Carmelo Caruso), Gilda Buttà propone inoltre le Variazioni su “I Got
Rhythm” di George Gershwin (1934) e la prima esecuzione in Sicilia del nuovissimo
Concerto per pianoforte e orchestra di Luis Bacalov (2010). Completano il
programma il funambolico/ironico A Duke in Paris di Gaetano Randazzo (dal ciclo
Ellington Orchestral Works del 2006) e il famoso Bolero di Maurice Ravel (1928).