Torna anche per il 2011 il Festival dei Comportamenti Umani: torna con le idee chiare e la mente aperta e curiosa, e con un programma all’altezza del successo della prima edizione.
Lo spazio del Festival sarà di nuovo l’intera città di Lodi, che aprirà al pubblico i suoi luoghi più belli e suggestivi (giardini, teatri, biblioteche e chiostri) come sedi degli incontri e proporrà aperture straordinarie di musei e monumenti, visite guidate e offerte turistiche promozionali, invitando i visitatori alla piacevole scoperta di una città accogliente e per certi versi sorprendente, con le sua atmosfere, i suoi sapori ed il suo significativo patrimonio artistico e culturale.
Nella sconfinata gamma dei “comportamenti umani”, per la seconda edizione del Festival è stato scelto di affidarsi a racconti, pratiche ed immagini che possano aiutare a cogliere i meccanismi delle emozioni, delle idee e delle decisioni.
Con un solo, chiaro, intento: raccontare, non spiegare, e coinvolgere il pubblico nella ricerca di sempre nuovi strumenti e sempre nuovi percorsi di (libera) interpretazione. Spazio dunque a dialoghi, letture, laboratori, “sfide” in cui il pubblico avrà l’ultima parola, documentari, esposizioni fotografiche e spettacoli musicali e teatrali, nella convinzione che ogni forma espressiva può essere in grado di suscitare interesse e (perché no?) divertimento, aiutando ad indagare (appunto) i nostri comportamenti.
Tra i numerosi eventi in programma dal 5 all’8 maggio, ecco alcune “suggestioni” raccolte per tema.
Le relazioni
Ovvero, la capacità di ascoltare e parlare, esaminata con i contributi di ospiti che si distinguono per l’equilibrio tra rigore scientifico e capacità comunicative: Ludovica Scarpa per discutere della nostra capacità di fare e ricevere critiche; Gianna Schelotto per capire i lati oscuri delle relazioni umane; Gustavo Pietropolli Charmet per districarsi nel complicato rapporto tra genitori e figli adolescenti, in un racconto che parte dal privato ma si apre alla capacità di relazionarsi con l’altro ed il lontano.
E poi ancora il dialogo tra religione e cultura laica con monsignor Luigi Bettazzi, le riflessioni di Pap Khouma su cosa significa vivere da africani in Europa a confronto con il nostro racconto dell’alterità, attraverso la visione di due documentari e l’incontro con i rispettivi autori:Silvio Soldini che narra un’Africa inaspettata e distante dai clichè e Francesco Jodice alle prese con la gioventù postmoderna del Giappone contemporaneo.
I consumi
Vivere senza rinunciare alle passioni ma con un po’ di consapevolezza in più, partendo dal delicato rapporto tra cibo e salute filtrato attraverso le ricette di Marco Bianchi (astro nascente della biologia applicata alla gastronomia), passando per i segreti del fascino irresistibile della moda con Antonio Mancinelli (saggista e giornalista di Marie Claire) e Simona Segre, antropologa della moda. Consapevolezza, anche, dei propri stili di vita, per orientarsi magari verso “l’ecostile” auspicato da Massimo Cirri e Andrea Segre, oppure per riscoprire il piacere del fare con le proprie mani, testimoniato da Mauro Corona, o di rinnovare la figura del “viaggiatore”, emancipandola da quella del “turista”, insieme ad un viaggiatore d’eccezione come Andrea Bocconi.
La narrazione
Durante le giornate del festival, a Lodi la passione per il racconto imboccherà molte strade: per esempio quelle di Adamo Calabrese eToni Nicolini, scrittore-illustratore il primo e fotografo il secondo, che esploreranno le diverse modalità della narrazione. Andrea Bellavitae Giorgio Simonelli, docenti di media e cinema, si cimenteranno invece in una sfida, con il pubblico chiamato ad essere giudice, sul più moderno tra i consumi di narrazione: le serie TV. Una serissima (ma non seriosa) e serratissima battaglia tra fiction italiana e americana. Infine, uno spettacolo di Antonio Lubrano sul paese delle truffe e degli imbroglioni, mentre con il direttore di Altreconomia, Pietro Reitano, e Paolo Tamborrini, esperto e docente di disegno industriale, verranno approfonditi i meccanismi dell’economia dello spreco, prodotti concepiti per essere desiderati ma anche per invecchiare subito ed essere rimpiazzati da una nuova “urgenza di consumo”.
L’informazione
Come cercare e trovare un’informazione di qualità, che aiuti a formare una visione consapevole del mondo, con due ospiti d’eccezione come Aldo Grasso a e Maria Luisa Busi, che illustreranno i meccanismi di funzionamento della “macchina delle notizie” nell’Italia contemporanea, passando poi alla vita di un reporter non convenzionale come Giorgio Fornoni. Infine, la struggente e appassionante testimonianza della vita e del lavoro di Anna Politkovskya, con la presenza della figlia Vera e la voce di Ottavia Piccolo.
Obiettivo sulla guerra
Il Festival dei Comportamenti Umani ha inoltre l’onore di ospitare il lavoro di Eugene Richards, uno dei più grandi fotoreporter del nostro tempo, con la mostra fotografica War is Personal, testimonianza della vita di militari americani di ritorno dall’Iraq.