“Sulla faccia della terra” è il nuovo libro di Giulio Angioni in uscita per Feltrinelli il prossimo 18 Febbraio.
Il libro intreccia le storie del passato della Sardegna:una notte di luglio del 1258, Mannai Murenu, giovane garzone di vinaio, si ritrova morto e sepolto nella presa e distruzione della città di Santa Giada parte dei pisani.
Settant’anni dopo invece racconta di come si salva e poi con altri si rifugia in un’isoletta dello stagno di Cagliari, già lebbrosario e adesso sgombra, dopo che i lebbrosi sono stati catapultati a infettare la città assediata.
Inizia così il racconto delle molte avventure di un gruppo di rifugiati nell’isola nostra: oltre a Mannai, due sediari, Paulinu servo allo scriptorium di un convento, Vera donzella nobile, Akì schiava persiana, il vecchio ebreo Baruch, tre soldati tedeschi di ventura, Tidoreddu pescatore dello stagno, il cane Dolceacqua, poi il fabbro bizantino Teraponto e altri fino a oltre un centinaio. Nei guai della guerra si fingono lebbrosi, così protetti dal terrore del contagio. Inventano una vita di espedienti, protagonisti lo stagno e la voglia di viverci liberi, in una grande avventura collettiva.
Giulio Angioni, antropologo dell’Università di Cagliari, è scrittore di romanzi e racconti, di ambientazione sarda, in cui ritorna una specie di malinconia delle origini, di inquietudine delle radici.