Dal produttore di Billy Elliot, Jon Finn, e con Minnie Driver (candidata al premio Oscar come miglior attrice non protagonista per “Will Hunting – Genio ribelle”), arriva oggi al Giffoni Film Festival “Hunky Dory” (per la sezione “Generator + 16”): un musical tra “Glee” e “Fame”, che ha al centro una versione rock dell’opera di William Shakespeare “La Tempesta”, con musiche di David Bowie, Lou Reed, The Beach Boys, Simon and Garfunkel, guidata da un’insegnante che invoglia i suoi ragazzi a liberare la propria creatività.
Nella bollente estate gallese del 1976, Vivienne, professoressa appassionata di teatro, cerca di combattere il caldo soffocante e la generale apatia adolescenziale di fine anno scolastico, mettendo su una versione musicale in chiave rock dell’opera di Shakespeare “La Tempesta”. Travolti dalla tempesta interiore della loro età, i ragazzi non sembrano entusiasti della cosa, e l’unico davvero interessato appare il preside, che ha la parte di Prospero. Durante le prove, però, il caldo torrido dell’esterno cresce come la temperatura emotiva dei ragazzi che vengono travolti dall’amore e cominciano ad interfacciarsi con la propria identità sessuale.
Il messaggio che viene più volte sottolineato nel corso del film è che i ragazzi oggi, così come succedeva negli anni ’70, dovrebbero essere educati lasciano loro la libertà di esprimere se stessi.
Diretta dal gallese Marc Evans, nella pellicola viene fuori il divertimento del regista nel ripercorrere le sue radici, e dimostra una sua grande attenzione ed un tenero affetto per gli adolescenti ed i loro problemi.