Ad una settimana dall’uscita, “Give Till It’s Gone” (Emi Music), il nuovo album (il decimo della sua carriera) di Ben Harper arriva al 1° posto della classifica di Itunes. L’album, primo lavoro album solista da Both Sides of the Gun del 2006, è ricco di prestigiose collaborazioni come Jackson Browne e Ringo Starr ed è stato anticipato in Italia dal singolo “Don’t Give Up On Me Now”, uscito il 1 aprile ad oggi tra i brani più suonati dalle radio italiane.
Il due volte vincitore di un Grammy Award arriverà in Italia (paese che ha sempre amato l’artista americano tributandogli il disco di Platino per l’album “Diamonds on the inside” del 2003 e riservandogli la testa della classifica per ogni sua pubblicazione) a Luglio per cinque concerti tra Lucca, Roma, Milano, Tarvisio e Verona.
Ben Harper ha debuttato nel 1994 con “Welcome to the Cruel World”. Nel 2005, è stato premiato con due GRAMMY awards come “Best Pop Instrumental Performance” per il suo singolo “11th Commandment” e “Best Traditional Soul Gospel Album” per “There Will Be A Light” (featuring the Blind Boys of Alabama). I suoi ultimi tre album, “Both Sides of the Gun” (2006), “Lifeline” (2007) and “White Lies for Dark Times” (2009) – hanno tutti debuttatto nella Top 10 della Billboard 200 e al numero 1 della classifica italiana. Nel 2010 Harper ha fondato i Fistful of Mercy con Dhani Harrison e Joseph Arthur e i tre hanno pubblicato l’album “As I Call You Down”.
Harper ha registrato gran parte del nuovo lavoro al Los Angeles Studio di Jackson Browne che ha poi collaborato con lui nella malinconica “Pray That Our Love Sees The Dawn”. “Give Till It’s Gone”, contiene anche due tracce scritte con Ringo Starr, l’esuberante e psichedelica “Spilling Faith” e “Get There From Here”, un’improvvisazione strumentale. Ringo Starr, che nelle canzoni suona anche la batteria, aveva già avuto modo di lavorare con Ben Harper quando nel 2010 lo aveva chiamato per collaborare al suo album “Y Not”.
“Non avevo mai realizzato un disco che scandisse così la linea del tempo – dice Harper – È una vera e propria estensione dell’ultimo anno e mezzo della mia vita, e tutti questi suoni sono ispirati alle mie esperienze. È la forma più onesta di espressione musicale che potessi realizzare”.
Con “Give Till It’s Gone”, Harper esamina la disparità tra l’uomo che è oggi e l’uomo che sta cercando di diventare. Analizzando in profondità, si è reso conto che non ci sono risposte facili e nella canzone d’apertura, “Don’t Give Up On Me Now”, ci implora di stare al suo fianco fino alla fine di questo viaggio.
Se solitamente le sue canzoni sono estremamente personali, “Give Till It’s Gone” accende una lotta universale alla ricerca di un significato e ad impegnarsi completamente con la vita e con gli altri. Possiamo anche passare attraverso la “notte oscura dell’anima” ma arrendersi non è un’opzione da prendere in considerazione, come ci ricorda con sicurezza Harper nella trascendente “I Will Not Be Broken”.
Con “Rock N’ Roll Is Free”, Ben Harper rende omaggio a una forma d’arte audace che sfida continuamente lo status quo, chiedendoci di guardare il mondo in maniera completamente diversa. La canzone è stata ispirata da Neil Young per cui Harper ha aperto il concerto di Londra la scorsa estate. La performance ipnotizzante di “Rockin’ in the Free World” ha piantato nella mente di Harper i semi per una nuova canzone, costringendolo a tornare diretto nella sua stanza, subito dopo lo show, e scrivere “Rock N’ Roll Is Free.” L’episodio è emblematico del tipo di urgenza con cui è stato forgiato il nuovo album.
Questa la track list dell’album “”: “Don’t Give Up On Me Now”, “I Will Not Be Broken”, “Rock N’ Roll Is Free”, “Feel Love”, “Clearly Severely”, “Spilling Faith”, “Get There From Here”, “Pray That Our Love Sees The Dawn”, “Waiting On A Sign”, “Dirty Little Lover”, “Do It For You, Do It For Us”.