In uscita a febbraio per Feltrinelli, “Atti osceni in luogo privato” è il romanzo di Marco Missiroli , autore già protagonista in passato al premio Campiello e che secondo alcuni rumors sarebbe tra i papabili del premio Strega 2015.
La storia del libro è quella di un’educazione erotico-sentimentale e inizia una sera, a cena quando il dodicenne Libero Marsell intuisce come si può imparare ad amare. La famiglia si è da poco trasferita a Parigi e sua madre ha iniziato a tradire il padre. Libero racconta in prima persona la storia ha iniziato ad affacciarsi nel mondo guidato dalla luce cristallina del suo nome. Si muove come una sonda dentro la separazione dei genitori, dentro il grande teatro dell’immaginazione onanistica, dentro il misterioso mondo degli adulti. Misura il fascino della madre, gli orizzonti sognatori del padre, il labirinto magico della città. Avverte prima con le antenne dell’infanzia, poi con le urgenze della crescita, il generoso e confidente mondo delle donne. Le Grand Liberò – così lo chiama Marie, bibliotecaria del IV arrondissement, dispensatrice di saggezza, innamorata dei libri e della sua solitudine – è pronto a conoscere la perdita di sé nel sesso e nell’amore. Da Parigi a Milano, dallo Straniero di Camus al Deserto dei Tartari di Buzzati, dai Deux Magots, caffè esistenzialista, all’osteria di Giorgio sui Navigli, da Lunette alle “trentun tacche” delle nuove avventure che lo conducono, come un destino di libertà, al sentimento per Anna. Libero Marsell, le Grand Liberò, LiberoSpirito, è un personaggio “totale” che l’autore fa crescere con il lettore, leggero come un giovane personaggio di Truffaut, sensibile come sono sensibili i poeti, guidato dai suoi improvvisati maestri di vita a scoprire l’oscenità che lo libera dalla dipendenza dalle convenzioni, in nome dello stupore di esistere.