Realizzato da uno dei maestri del cinema africano, Abderrahmane Sissako, esce al cinema il 12 febbraio prossimo Timbuktu, un film rigoroso e a tratti ironico sul fondamentalismo religioso.
In un villaggio nel nord del Mali, a poca distanza da Timbuktu, Kidane e la sua famiglia vivono felici tra le dune del deserto. Nel frattempo, in città, la gente soffre il potente regime del terrore dei Jihadisti che proibiscono musica, fumo, calcio e impongono alle donne di coprirsi il più possibile. Ma Kidane, insieme alla moglie e ai figli, sembrerebbe esser stato risparmiato da questo caos, rifugiandosi sulle sponde del fiume Niger. Ma un giorno la sua vita subisce un brusco cambiamento: uccide accidentalmente il pescatore che aveva massacrato a morte la sua mucca.
Questo evento lo vedrà costretto ad affrontare le nuove leggi degli occupanti stranieri.