Africa Unite, quella volta che litigammo con Max Casacci

“Oggi è molto divertente ricordarlo, ma nel 1995 scoppiò un acceso litigio con Max Casacci che allora era un membro della band. Il diverbio finì con la sua dipartita dal gruppo e successivamente Max fondò i Subsonica. Adesso siamo amici inseparabili, e appena riusciamo ad incontrarci troviamo sempre il modo di suonare di nuovo insieme”, lo rivelano i torinesi Africa Unite nella loro biografia ufficiale Trent’anni in Levare (Chinaski Editore) da domani nelle librerie e nei negozi di dischi.

Le zuffe e i battibecchi non sono mai mancati nella storia band, tanto che si sono autodefiniti i Mötley Crüe del reggae, come racconta Madaski: “Nel 2009 mi trovavo in camerino con Papa Nico e cinque minuti prima di salire sul palco del Rototom Sunsplash abbiamo cominciato ad azzuffarci tirando calci e pugni, per salire poi sul palco sanguinanti e pieni di lividi. Il motivo? Non sopportavo che praticasse Thai Chi in camerino, anche se in fondo si trattava solo di scaricare la tensione.”.

Questo è molto altro nelle pagine del libro che celebra e racconta la storia della storica band di Pinerolo. Come quella volta che -raccontano-, “Madaski scopri di essere affetto da Leucemia. Un fatto che sconvolse tutti, ma che oggi, grazie alle cure e al sostegno dei compagni e alla sua incredibile forza di volontà, Madaski ricorda quasi con divertimento. Un episodio di cui nel libro parliamo con la leggerezza del problema risolto, e con molta ironia, che anche a lui è servita in chiave quasi terapeutica”.

Ma gli aneddoti e le storie non sono finiti: “Nel 1994 abbiamo intrapreso un tour tra Palestina e l’Iraq. A parte le difficoltà di comunicazione dovute alla lingue e alle differenze culturali, ci siamo trovati i un serie di situazioni a limiti dell’incredibile. E’ stata un’esperienza davvero forte”.

Trent’anni di dischi, concerti e avventure raccontate da Bunna e Madaski con interventi di amici, musicisti, addetti ai lavori e giornalisti, che raccontano storie inedite e fino ad oggi rimaste nascoste nella memoria dei nostri protagonisti. Alborosie, Max Casacci, Paolo Ferrari, Papa Nico, Giuliano Palma, Pier Tosi, Marco Mathieu.

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