A distanza di un anno dalla scomparsa la Casa del Cinema rende omaggio alla figura del grande animatore, artista e regista milanese Giuseppe Maurizio Laganà ospitando una mostra a lui dedicata dal titolo Laganà – sogni e cartoon di tutti i colori. Supervisionata personalmente dallo stesso Laganà per rappresentare con completezza il proprio operato, l’esposizione, in mostra dal 30 maggio al 2 luglio, comprende bozzetti e materiali originali realizzati per il cinema di animazione e opere create per pubblicazioni editoriali e progetti pubblicitari.
La mostra itinerante, prodotta nell’estate 2015 da Cartoon Club per il Museo della Città di Rimini e successivamente riproposta allo Spazio WOW Milano, è a cura di Federico Fiecconi con Sabrina Zanetti, Direttore Artistico del Cartoon Club di Rimini. Questi ultimi, insieme ad amici e colleghi, ricorderanno Laganà durante l’inaugurazione di martedì 30 maggio alle ore 17. L’evento sarà accompagnato dalla retrospettiva Il cinema di animazione di Giuseppe Maurizio Laganà, un programma di circa un’ora che riproporrà una selezione dei suoi più riusciti film d’animazione.
Il percorso artistico di Giuseppe Maurizio Laganà, scomparso a gennaio del 2016, si è segnalato nel corso della propria carriera, per la sua straordinaria creatività, la sua inventiva e una poetica in grado di parlare ai più piccoli. Il lavoro di Laganà nel cinema di animazione è fortemente connesso al caposcuola milanese Bruno Bozzetto, di cui è stato collaboratore di lunga data contribuendo con vari apporti creativi (animatore, art director, autore di scenografie) ai tre storici lungometraggi West and Soda, VIP-Mio fratello superuomo e Allegro non troppo.
L’esposizione romana è accompagnata da un’intervista realizzata dal curatore Federico Fiecconi nell’estate 2015, in cui Laganà ripercorre i momenti più salienti della propria carriera, ricordando anche i Carosello Pavesi di Lancillotto, a cui collaborò con l’ideatore Marco Biassoni, e altre tappe salienti come i deliziosi contributi alla serie delle Canzoni Animate dello Zecchino d’Oro. L’ultimo lavoro di cui Laganà ha firmato la regia e che stava completando al momento della scomparsa è la serie televisiva di Rai Fiction e Mondo Tv L’Isola del Tesoro, trasmessa dal canale tematico per ragazzi RaiGulp.
La mostra espone materiali originali di produzione del celebre Allegro non troppo (1976), come i fondali e le animazioni all’acquarello per la sequenza del Prelude à l’après-midi d’un faune – vero trionfo della fantasia e della tecnica pittorica di Laganà – o i bozzetti per l’art direction del Bolero di Ravel, altro celebre virtuosismo dell’animatore.
Esposti a Roma anche i lavori più personali dell’autore come il bozzetto per il cortometraggio Pixnocchio (1982) che testimonia il lavoro di un Laganà pioniere e precursore nella computer animation, o i materiali creati per la serie di Lupo Alberto di cui Laganà fu il regista. L’allestimento romano si arricchisce anche di nuovi materiali inediti tratti dalle fasi di lavorazione di alcune serie tv animate, come gli avventurosi Kim, Fahrat e Ulisse, l’umoristico Moose e L’Isola del Tesoro (Rai Fiction). A completamento del percorso espositivo i bozzetti pubblicitari disegnati per IBM, Fiat e altri, le illustrazioni per libri e magazine (Bella e Sale e Pepe), le tavole dei fumetti per le riviste Il Corriere dei Piccoli (Capitan Brok, I Bruscolini…) e Linus (Orco Re) e una galleria di omaggi disegnati da autori e colleghi amici di Laganà fra cui Bruno Bozzetto, Osvaldo Cavandoli, Massimo Rotundo e Romano Scarpa.