Considerato il più grande fisarmonicista dei nostri giorni, Richard Galliano torna alla IUC dopo il successo del concerto del 2013 che registrò il “tutto esaurito”. Suonerà martedì 16 maggio alle 20.30 nell’Aula Magna dell’Università La Sapienza di Roma (Città Universitaria – Palazzo del Rettorato) per l’ultimo concerto in abbonamento della stagione dell’Istituzione Universitaria dei Concerti. Con lui l’Orchestra Camerata Ducale, con Guido Rimonda come primo violino e maestro concertatore.
Musicista libero da ogni complesso, Galliano ha collaborato con Charles Aznavour, Juliette Greco, Jan Garbarek, Stefano Bollani, Paolo Fresu, Wynton Marsalis e tanti altri, ma nello stesso tempo ha annesso alla fisarmonica molti capolavori della musica “classica”. Ha così ridato dignità ad uno strumento a lungo relegato alla sola musica da ballo, superando con la massima naturalezza le barriere tra i vari generi musicali. Nelle sue mani la fisarmonica si arricchisce di una gamma vastissima di sonorità, rimanendo però fedele al lirismo che è il tratto fondamentale della sua personalità.
Per questo suo concerto romano insieme all’Orchestra Camerata Ducale e a Guido Rimonda, Galliano ha impaginato un programma che nella prima parte è interamente riservato a Wolfgang Amadeus Mozart, a cui ha dedicato anche il suo ultimo cd, pubblicato da Deutsche Grammophon, l’etichetta discografica più prestigiosa nel campo della musica classica. Suonerà infatti alcune pagine famosissime del grande salisburghese, arrangiate per fisarmonica da lui stesso: sono la Serenata “Eine Kleine Nachtmusik” K 525, l’Adagio dal Concerto per clarinetto K 622 e il Rondò “alla turca” dalla Sonata per pianoforte K 331, arrangiati da lui stesso per fisarmonica e orchestra.
La seconda parte è invece dedicata principalmente al tango, a cui la fisarmonica è strettamente imparentata, tramite il suo fratello argentino, il bandoneon. Dopo la “Petite suite française” dello stesso Galliano e il famosissimo tema di “Smile”, che Charlie Chaplin compose per il proprio capolavoro cinematigrafico “Tempi moderni”, Galliano suonerà infatti alcuni dei più famosi tanghi argentini, “Aria” e “Libertango” di Astor Piazzolla e la non meno celebre “La cumparsita” di Geraldo Matos Rodriguez, che ci riporta al 1915 e agli albori del tango. E conclude con “New York Tango”, un’altra sua composizione. (askanews)