«Violato Intatto è, tra tutti gli album realizzati, quello che più rispecchia l’essenza di Accordo dei Contrari. E’ possibile distinguere un’identità diversa per ogni brano, e riconoscervi forme diverse reciprocamente integrate. Ma Violato Intatto è l’esatto opposto di un collage: compatto e unitario, fluido e articolato, attraversato sempre, anche nei momenti meno irruenti e più contemplativi, o in quelli più onirici, da una stessa forza riconoscibilissima, in continuo moto e in perenne proiezione. Questo è Accordo dei Contrari». Non potevano presentare meglio il loro nuovissimo album, i quattro membri di Accordo dei Contrari: a quindici anni dai loro esordi, dopo tre dischi apprezzati in Italia e all’estero, i musicisti bolognesi definiscono finalmente la loro proposta artistica con Violato Intatto. Un doppio album – con distribuzione Self – che racchiude e sintetizza elementi, direzioni, obiettivi e ambizioni di una carriera, all’insegna di una musicalità che rifugge dalla connotazione di genere.
Nato a Bologna nel 2001, Accordo dei Contrari tra il 2007 e il 2014 ha pubblicato tre album e ha suonato in numerosi festival italiani e stranieri; grazie al lavoro in studio e all’attività live, il gruppo ha raccolto un significativo consenso internazionale. Dopo la partecipazione al Crescendo Festival di Saint Palais sur Mer e al Time In Jazz di Paolo Fresu a Berchidda, Accordo dei Contrari è diventato un trio strumentale senza basso elettrico: l’organico che ha dato vita ai lavori di Violato Intatto. «L’assenza del basso elettrico non ha influito sulla scrittura: Accordo dei Contrari, in origine, era proprio un trio costituito da tastiere, chitarra e batteria, e le composizioni di Giovanni Parmeggiani spesso poggiano, sia ritmicamente che armonicamente, sulla mano sinistra (dunque sull’invenzione di linee di basso al piano). Tale assenza distingue di fatto la nostra formazione dalla formula più tipica del trio/quartetto elettrico. Ovviamente non mancano precedenti illustri (basterebbe pensare ai primi Lifetime, ai Doors, ai Van der Graaf Generator), ma quel che conta è che noi siamo molto soddisfatti del risultato: il sound ha acquisito un colore particolare».
Il biennio 2015/2016 è stato pieno di energia e di idee per Accordo Dei Contrari, l’arrivo del quarto membro, il sassofonista Stefano Radaelli, ha consentito alla band di completare un progetto nato all’insegna di una ispirazione e una ricchezza di idee davvero rilevanti. Complice anche la presenza di ospiti, tra i quali Alessandro Bonetti, violino dei Deus Ex Machina, Violato Intatto ribadisce l’eclettismo del quartetto, conferma intuizioni e sviluppi affrontati negli album precedenti, si arricchisce del desiderio di esplorare nuovi territori e approfondire gli elementi ormai tipici della loro formula strumentale a cavallo tra rock, jazz e musica colta. Registrato dal vivo in studio con overdubs ridotte al minimo, con il mastering dell’esperto Udi Koomran (già con Ahvak, Present, 5uu’s etc.), Violato Intatto rappresenta Accordo Dei Contrari anche per la dimensione live, che come sottolinea la band «è essenziale, addirittura identitaria. Essa si manifesta e si impone naturalmente, abbattendo gli steccati esistenti tra una prova in sala, una registrazione in studio o un concerto. La musica di Accordo dei Contrari presenta per concezione strutture preparate e molto elaborate, ma resta vitale e spontanea proprio perché non può prescindere da un approccio all’esecuzione di tipo collettivo: l’orecchio di ognuno è educato, per programma, ad ascoltare la voce dell’altro (o degli altri) e a rispondere, in un dialogo sempre aperto e profondo nella dinamica. E’ per questo che c’è continuità e non frattura tra parti scritte e parti totalmente improvvisate».
“Un dialogo sempre aperto e profondo”. Perfetta sintesi per le undici tracce di Violato Intatto, lavoro che rilancia, se ce ne fosse ancora bisogno, l’unicità di Accordo dei Contrari: una continua, evoluta e pacifica convivenza tra diversità per una delle formazioni più preparate e originali del panorama europeo.
Violato Intatto:
1. Folia Saxifraga
2. Monodia
3. Blue-S
4. Shamash
5. Idios Cosmos
6. E verde è l’ignoto su cui corri
7. Marienkirche
8. Di eccezione in variante
9. Usil
10. Eros vs Anteros
11. Il violato intatto
Accordo dei Contrari:
Cristian Franchi: drums
Marco Marzo Maracas: electric and acoustic guitar
Stefano Radaelli: alto and baritone sax, bowed zither
Giovanni Parmeggiani: organ, fender rhodes, minimoog, arp odyssey, mellotron
Special Guests:
Alessandro Bonetti: violin (Shamash)
Gabriele Di Giulio: tenor sax (Folia Saxifraga + Eros vs Anteros)
Patrizia Urbani: voice (E verde è l’ignoto su cui corri)
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