La canzone parte dall’idea di raccontare una storia d’amore annichilita da un lutto, e con un’imprevedibile ironia, inizia ad indagare sul concetto di verità che segna in maniera indelebile la vita dell’essere umano.
Nella parte finale, la canzone, nella ricerca disperata della verità, si affianca alla parallela mutazione antropologica letta come una inevitabile conseguenza culturale. (cfr. “Lo storico discorsetto di Castelgandolfo” – Scritti Corsari).
Il singolo fa parte del disco “Porci, pecore e pirati” (un concept album per la precisione), patrocinato dalla Fondazione Centro Studi – Archivio Pier Paolo Pasolini che ha proclamato in anteprima il progetto di Interesse Culturale in quanto “opera interessante e originale per come fonde ironia e satira e critica della società edonistica dei consumi, con sincerità e vivacità”(R.Chiesi – Centro Studi – Archivio P.P.Pasolini), è un’opera di musica popolare moderna e cantautorale interamente ispirata al pensiero pasoliniano, ricca di omaggi e riferimenti ad uno dei più grandi intellettuali e artisti che l’Italia possa vantare.
“Un bel lavoro che non è per niente scontato né facile. Di sicuro un ascolto per chi dalla canzone d’autore cerca il gusto letterario e sociale invece di fermarsi al mero estetismo sonoro”, Paolo Tocco – RAROPIU’.
“Album denso, attualissimo, intelligente,(…) vestito però di un abito musicale fresco e molto accattivante, per un prodotto di alto livello, in grado di soddisfare sia il pubblico più affezionato a sonorità ed impostazioni classiche che coloro che sono più attratti da un sound moderno, senza tralasciare però i contenuti”, Denis Caffarel – Riforma.it .
“La canzone d’autore veste di nuovo panni partigiani e, grazie alla pungente penna del Misero Spettacolo, si fa musica per le orecchie di tutti”, Marco Vittoria – Ventonuovo.
“Disco monumentale e caratteristico per la musica d’autore, che si propone di far conoscere in chiave musicale il pensiero di Pierpaolo Pasolini, un disco ambizioso, ma riformatore per certi versi del cantautorato così come lo conosciamo oggi, che butta uno sguardo ai grandi del passato e che sapientemente consegna al futuro un concetto, un’essenzialità di fondo che va ben oltre tutte le parole del conoscibile”, IndieperCui.
“La bella canzone d’autore dei Misero Spettacolo non è una canzone radiofonica da consumare nel giro di qualche ritornello facile; invece c’è teatro, musica, parole. Canzone d’autore come il vero senso di questa espressione vorrebbe che sia”, Luca Marsi – Fullsong.
“Il mondo circense, quello rock indie, quello pop leggero italiano. Quello che scivola via se non lo fermiamo a sottolinearne testi e momenti. Pratica ormai diventata assai rara…”, Alessio Primio – 100decibel.
“Una canzone impegnata socialmente e non politicamente, testi pregni di parole importanti che, come ambizione, hanno solo quella di trasporre in musica concetti profusi a volontà dalla letteratura Pasoliniana”, BlogdellaMusica.
“Una bellissima prova autorale in un’era che forse avrebbe più bisogno di concept album di questo tipo che di mercificazioni radiofoniche per i grandi media”, LoudVision.
“E se lasciamo perdere la forma canzone formattata per il consumismo radiofonico, scopriremmo quanto peso c’è dietro ogni singola parola. Si chiama musica gente…”, RadioTweetItalia.
“Un album che non è affatto destinato a un consumo di sottofondo, ma che va ascoltato, assorbito e in qualche modo vissuto e studiato. Come a dire, bambini, fate attenzione, questo è un disco che scotta”, Alessandro Riva – Musicletter.
“Ottime sonorità vintage, jazz e cantautorato condito dalla salsa agrodolce dell’ironia e della satira italiana sul nostro stesso Paese a forma di stivale (stivale che sembra prenderci a calci). (…) Considero l’album di “fantozziana memoria” e lo consiglio caldamente”, Vanni Versini – Onda Musicale.
“ E’ un’opera certamente molto ispirata: il tentativo ambizioso di entrare nei meandri del pensiero pasoliniano è perfettamente riuscito e il disco, che si lascia ascoltare senza grosse difficoltà, trova il suo punto di forza nei testi, da leggere e comprendere con attenzione”, Piergiuseppe Lippolis- MusicMap.
“Un lavoro di accattivanti metriche, dall’interessante rock epico. L’ironia pungente e di ingegnoso intelletto, percorre l’intera composizione di Porci, pecore, pirati”, Rosa di Girolamo – MyDreams.it.
BIO
Misero Spettacolo è un progetto del cantautore Beppe Tranquillino (Giuseppe Tranquillino Minerva), già compositore, arrangiatore e produttore di altri progetti e colonne sonore. Formato da 5 musicisti e numerose collaborazioni, il progetto esplora il cantautorato tra musica, teatro, poesia e filosofia. Dopo aver calcato i palchi dei migliori festival musicali, vengono contattati dal produttore artistico Gabriele Rustichelli della Zeta Promotion. Prodotto dallo Zeta Factory e distribuito dalla Venus Distribuzione, nel 2007 vede la luce il loro disco d’esordio “Tutto è un’opinione” (concept album che ruota attorno alla “Teoria della Relatività”), accolto come uno tra i migliori esordi del 2007 e che porta il progetto ad esibirsi in in circa 250 concerti.
Nel 2010 pubblicano, sempre per Zeta Factory e Venus Distribuzione, il loro secondo concept album di 15 brani inediti “L’Inconcepibile” (concept album che stavolta ruota attorno al “Secondo Principio della Termodinamica”) considerato dalla critica specializzata un autentico capolavoro, un bagno di energia e intelligenza, un’opera originale e profonda.
Il disco viene anticipato dall’uscita del videoclip “La maculata di Laura” scritto, diretto e prodotto dai Manetti Bros e dall’apparizione televisiva su Rai2 per la terza stagione della serie tv L’ispettore Coliandro, per la quale i Misero Spettacolo compongono anche parte della colonna sonora e scrivono la canzone originale “La druda e il soldato” cantata con l’attrice Raffaella Rea.
Nel 2010 musicano la poesia “Primo Settembre di Noie” del poeta Mario Moroni tratta dalla raccolta “Il primo passo” (edizioni Memoria del Mondo).
Nel 2011 musicano i contenuti speciali e backstage della terza stagione de L’ispettore Coliandro pubblicata in un cofanetto DVD da RaiTrade.
Nel febbraio 2012 Beppe Tranquillino scrive ed inizia a presentare una trasmissione radio su Ok Radio intitolata “L’Italia dei Pensatori”, scritta e ideata per i Misero Spettacolo ed ispirata al pensiero pasoliniano. Nasce così, diventando sigla della trasmissione, la prima canzone del disco intitolata “L’Italia dei Pensatori”.
Nel 2013 vince il Premio Speciale “Inedito” al Salone del Libro di Torino per il testo de “L’Italia dei pensatori”.
Lo stesso anno esce in anteprima per XL REPUBBLICA il nuovo singolo “Il prezzo da pagare” accompagnato da un fortunato videoclip in stop-motion.
Da anni Beppe Tranquillino con la collaborazione dei Misero Spettacolo compone e realizza colonne sonore tra le quali ricordiamo le musiche composte per il documentario “Tonino Guerra – Poeta del cinema” (insieme ad Andrea Guerra) e la serie televisiva Rai Community.
Contatti e Social:
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