Scuola e Bisogni Educativi Speciali: il 28 aprile, presso sede Orioli, convegno in collaborazione con la Società Filosofica Italiana, sezione di Viterbo

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BES, MIUR, CLIL, INDIRE, DSA, ICF… e quante sigle ancora si riconoscono nei documenti che hanno a che fare con scuola, istruzione, formazione, sebbene tutto questo, in misura più o meno coinvolgente, non riguardi altro che ragazzi, genitori, tecnici e insegnanti: soltanto persone. Dal 2012 nelle scuole italiane si sente parlare di BES, dopo l’emanazione della Direttiva ministeriale del 27 dicembre,  a definire “Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”.

Il MIUR – Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – riconosce che “ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali: o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta”.

Laddove dunque, per alcuni studenti il percorso scolastico possa risultare maggiormente complesso o difficoltoso rispetto ad altri, quel che si definisce bisogno educativo normale diviene speciale al fine di fornire una risposta conforme alle necessità del singolo. Al di là della difficoltà di identificare, in alcuni casi,  l’alunno BES, – corre in aiuto il “concetto di funzionamento educativo-apprenditivo” riportato in un documento ICF, vale a dire International Classification of Functioning, redatto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, si vuole sperare che tutto il meccanismo tenda molto semplicemente a rendere gli istituti di istruzione italiani dei luoghi accoglienti. L’integrazione scolastica dei ragazzi che presentano disabilità si ponga come obiettivo e punto di forza di ogni buona scuola di questa nazione e dell’apparato educativo italico attraverso l’attuazione di quanto si scrive e si sostiene nelle direttive.

Una sede scolastica di Viterbo, l’Istituto Statale di Istruzione Superiore “F. Orioli”, si presta a essere ottimo esempio in riferimento all’inclusione e accoglienza di alunni che presentano problematicità sia dal punto di vista fisico che psicologico. È questo un luogo dove “non si insegna alla stessa maniera per tutti, ma si insegna a ciascuno studente”: riferisce la professoressa Cristina Baleani, che con la viva presenza del Dirigente  Scolastico, si spende attivamente nella risoluzione di questioni complesse laddove sia richiesta, e garantita,  professionalità.

Giovedì 28 aprile, presso l’istituto “Orioli” avrà luogo un convegno dal titolo “Scuola e Bisogni Educativi Speciali”, in collaborazione con la Sezione di Viterbo della Società Filosofica Italiana. Tra i relatori il Dirigente Scolastico Pasquale Picone, la psicologa Vanda Fontana e  Mauro Spezzi, esperto in difficoltà di apprendimento; conduce e modera Alba Stella Paioletti. Per informazioni e adesioni rivolgersi a Claudia Lo Cascio,( claudialocascio@libero.it ).

Barbara Bruni

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