Torna Haruki Murakami con “Uomini senza Donne” una serie di racconti, tra i quali alcuni al limite del surreale in uscita a metà giugno per Einaudi
Una mattina Gregor Samsa si sveglia in un letto e scopre con orrore di essersi trasformato in un essere umano. Non ricorda nulla della sua vita precedente. Che fine ha fatto lo spesso carapace che lo proteggeva? E perché adesso è ricoperto da questa sottile, delicata pelle rosa? Chi, o cosa, era prima di quel risveglio? Insomma, adesso Samsa dovrà adattarsi alla nuova e «mostruosa» condizione di uomo. Quando però alla sua porta bussa una ragazza il cui fisico è deformato da un’enorme gobba, Samsa dovrà fare i conti con qualcos’altro di sconosciuto: il desiderio e l’erotismo visto con gli occhi nuovi di chi sa andare oltre le apparenze. Habara, il protagonista di «Shahrazad», è un uomo solo, confinato in una casa nella quale gli è vietato ogni contatto col mondo. Non sapremo mai perché, e in fondo non è importante: quello che sappiamo è che il suo unico svago sono le visite regolari di una donna misteriosa che lo rifornisce di libri, musica, film… e sesso. Ma soprattutto gli racconta delle storie, proprio come faceva Shahrazad. E in queste storie Habara si tuffa come un bambino, finalmente libero. Ecco, è proprio questo che vive il lettore di Murakami: la sensazione di inoltrarsi in un altro universo, di essere «come una lavagna pulita con uno straccio umido, libero da preoccupazioni e brutti ricordi». Almeno fino alla storia successiva. Nove anni dopo I salici ciechi e la donna addormentata, Murakami Haruki regala ai suoi lettori una nuova raccolta di racconti, sette distillati della sua arte e dei suoi temi: il fantastico che irrompe nel quotidiano, la nostalgia per ciò che non è stato, ma soprattutto la ricerca della felicità tra uomini e donne.
Murakami Haruki (Kyoto, 1949) è cresciuto a Kobe. È autore di molti romanzi, racconti e saggi e ha tradotto in giapponese autori americani come Fitzgerald, Carver, Capote, Salinger. Einaudi ha pubblicato “Dance Dance Dance”, “La ragazza dello Sputnik”, “Underground”, “Tutti i figli di Dio danzano”, “Norwegian Wood (Tokyo Blues)”, “L’uccello che girava le Viti del Mondo”, “La fine del mondo e il paese delle meraviglie”, “Kafka sulla spiaggia”, “After Dark”, “L’elefante scomparso e altri racconti”, “L’arte di correre”, “Nel segno della pecora”, “I salici ciechi e la donna addormentata”, “1Q84”, “A sud del confine, a ovest del sole”, “Ritratti in jazz” (con le illustrazioni di Wada Makoto), “L’incolore Tazaki Tsukuru e i suoi anni di pellegrinaggio” e il racconto “Sonno” illustrato da Kat Menschik.