È in uscita a marzo il libro di Andrew Pettegree sulle origini del media e dell’economia dell’informazione, “L’invenzione delle notizie. Come il mondo conobbe se stesso”.
Gli uomini hanno sempre desiderato essere informati, anche molto tempo prima della comoda possibilità di leggere un quotidiano. Nell’era pre-industriale le notizie venivano raccolte e condivise grazie a conversazioni, pettegolezzi, cerimonie, canzoni popolari, sermoni e proclami. In seguito, con l’età della stampa, sono arrivati gli opuscoli, gli editti e i primi “fogli”, nuovi strumenti che hanno permesso alle notizie di varcare i confini nazionali, allargando esponenzialmente il loro raggio d’azione.
Tra rivoluzioni, scandali, cronaca e grandi eventi, Andrew Pettegree racconta la nascita dell’informazione cosi come la conosciamo. Dal controllo delle notizie al loro utilizzo come strumento di protesta politica e riforma religiosa, dalla questione della privacy ai metodi per conquistare l’attenzione del lettore, dalla costante ricerca della novità e di giornalisti attendibili, fino all’evoluzione del ruolo del pubblico: un affresco storico-culturale di grande originalità e valore scientifico.