Esce il 17 febbraio per Einaudi L’esercito delle cose inutili della scrittrice torinese Paola Mastrocola.
«Insomma, quel mattino di novembre, mentre andavo a zonzo nel vuoto da non so quanto tempo, succede che io incontro questo tale. E vi posso dire che, accidenti, se prendevo a destra anziché a sinistra non lo avrei incontrato. Quindi? Quindi tutto questo deve pur significare qualcosa. Ho preso a sinistra ed è stato tutto quel che è stato, questa benedetta storia che adesso vi racconto».
E così in un mattino di dicembre un libro e un asino si incontrano lungo una strada. Il libro sta viaggiando verso il Paese delle cose inutili e convince il vecchio asino a seguirlo laggiù in quel posto pieno di funamboli, macinini da caffè, poeti, scollatori di francobolli e altre mirabolanti creature, insomma nel mondo dell’inutile. Ma, sembra voler dire l’autrice, anche quando fai la cosa più inutile del mondo – che sia raccogliere conchiglie, trapiantare primule, trascinare stancamente i tuoi passi, invecchiare, amare qualcuno in silenzio – puoi trovare una scintilla di vita, un lampo di senso, uno scatto inaspettato. O persino te stesso.