È uscito il 30 gennaio il romanzo storico del premio Nobel per la Letteratura 1997.
Edito da Chiarelettere, il libro si intitola C’è un re pazzo in Danimarca e pare sia scaturito da un’idea del figlio Jacopo.
Nato dalla raccolta di documenti e diari inediti sul re Cristiano VII e corredato di illustrazioni dello stesso autore, il romanzo ricostruisce la folle vicenda di un triangolo amoroso – tra il giovane governante, la moglie quindicenne Carolina Matilde di Bretagna e il suo amante nonché medico di corte Johann Friedrich Struensee – all’interno di un contesto sociale tutt’altro che statico: libertà di stampa, abolizione della tortura, abbattimento dei privilegi di casta. Un colpo di stato orchestrato dalla regina madre e dalla corte porterà il medico sul patibolo e la principessa in esilio. Sarà Federico, figlio del re, a portare avanti quegli ideali illuministi che renderanno la Danimarca uno Stato all’avanguardia nel panorama europeo.
«Cristiano VII ha fatto la rivoluzione vera e propria senza vittime, senza ghigliottina parecchi anni prima di quella francese – ha spiegato Dario Fo all’Ansa – È riuscito a togliere la pena di morte, ha ridato la libertà ai servi della gleba e promosso cultura e istruzione».