In bilico tra resoconto documentario e narrazione intima, Selma è il film che mette a nudo i sentimenti di un gigante della storia come Martin Luther King, anche lui un uomo come tutti, spesso in preda a dubbi e cedimenti e spaventato dalle responsabilità dovute alla sua stessa statura etica e politica.
Nel 1965 a Selma (Alabama) un gruppo di manifestanti guidati da Martin Luther King contestavano pacificamente gli impedimenti ai cittadini afroamericani relativi al diritto di voto. Le marce da Selma a Montgomery segnarono l’inizio della rivolta per i diritti civili negli Stati Uniti, una battaglia combattuta sotto il nome di una delle personalità più influenti della storia americana. Ava DuVernay – già miglior regista al Sundance Film Festival 2012 con Middle of Nowhere – prende spunto dall’episodio storico di Selma per offrire un ritratto multisfaccettato e complesso del pastore protestante, conducendo lo spettatore fin dentro l’anima di un personaggio che, dietro fermezza e potenza retorica, serba una profonda umanità.
Selma – La strada per la libertà, con uno straordinario David Oyelowo, Tom Wilkinson, Cuba Gooding Jr., Alessandro Nivola e Carmen Ejogo, è in uscita il 12 febbraio prossimo.