La Repubblica Romana del 1849 è un mito, rinverdito da Roberto Benigni che, nella sua recente lezione sanremese sul Risorgimento, ha raccontato Goffredo Mameli giovane volontario combattente per la difesa della neonata Repubblica ed autore dell’inno divenuto Nazionale.
Ugo Riccarelli, già autore di un bellissimo libro, “Il dolore perfetto”, ci regala ora un piccolo intenso romanzo, dove figure celebri del nostro Risorgimento, Mazzini, Pio IX e Garibaldi restano sullo sfondo, mentre prendono vita personaggi di fantasia che sono altrettante metafore di quel momento storico così pieno di illusioni e di fiducia. Ecco allora Ranieri e Aurelio, ragazzi del nord venuti a Roma, seguaci rispettivamente di Mazzini e di Garibaldi e dunque in contrasto sulla strategia rivoluzionaria da perseguire; ecco la prostituta Maddalena, strumento nelle mani di preti corrotti a di nobili reazionari che, innamoratasi del bel Ranieri, diviene infermiera nell’ospedale dove la principessa Cristina di Belgiojoso ha organizzato l’accoglienza e la cura dei feriti, trovando finalmente ruolo e dignità; ecco infine il piccolo ladruncolo trasteverino Lucio, che deve all’incontro con i patrioti che predicano libertà, democrazia, costituzione, dignità per tutti, la propria formazione politica e l’impegno entusiasta che lo porterà, purtroppo, ad una morte “eroica”.
Luciano Manara, Goffredo Mameli, Giacomo Medici, i Dandolo combattono sullo sfondo dei bastioni e della Cupola di San Pietro, mentre i soldati
francesi al comando del generale Oudinot sferrano un attacco che sarà fatale ai valorosi difensori romani. Mentre al Campidoglio si scrive la Costituzione della Repubblica Romana, che sarà la madre di tutte le Costituzioni ottocentesche e non solo, i patrioti vengono sopraffatti. La Costituzione durerà solo un giorno, il 30 giugno 1849, mentre Garibaldi con pochi reduci fugge verso Venezia. Il Papa rientra da Gaeta a Roma il 12 aprile 1850, ripristinando l’Ancien Régime.
Voglio qui ricordare l’articolo 3 di quel documento famoso:
”La Repubblica colle leggi e colle istituzioni promuove il miglioramento delle condizioni morali e materiali di tutti i cittadini”
Un articolo che fa riflettere anche noi cittadini della Repubblica nel 2011.