A dieci anni da “Romanzo criminale”, il Libanese diviene il protagonista di “Io sono il Libanese”, in libreria nei prossimi giorni, ultima fatica del magistrato-scrittore Giancarlo De Cataldo per Einaudi Stile Libero Big.
«Perché la vita o è tutto o è niente, Libano».
Nella Roma dei primi anni Settanta, il Libanese, ragazzo di strada, insegue il sogno di diventare il re della Roma criminale, i suoi unici alleati sono il cervello e il coltello.
Sulla sua strada, il destino pone Giada, ragazza dei quartieri alti, con un suo sogno anche lei: cambiare il mondo.
I due si incontrano, si scontrano, si perdono per poi ritrovarsi. Ma è piú facile cambiare il mondo che uno come il Libanese.
Giancarlo De Cataldo è nato a Taranto e vive a Roma. Per Einaudi Stile libero ha pubblicato: “Teneri assassini” (2000); “Romanzo criminale” (2002); “Nero come il cuore” (2006, il suo romanzo di esordio); “Nelle mani giuste” (2007); “Onora il padre. Quarto comandamento” (2008) ; “Il padre e lo straniero” (2010); con Mimmo Rafele, “La forma della paura” (2009), “Trilogia criminale” (2009) e “I Traditori” (2010). Ha curato le antologie “Crimini” (2005) e “Crimini italiani” (2008). Suoi racconti compaiono anche nelle antologie “The Dark Side” (2006) e “Omissis” (2007). Dopo la fortunata versione cinematografica di Michele Placido, tra il 2008 e il 2009 Sky ha mandato in onda una serie tv ispirata a “Romanzo criminale”. Con Andrea Camilleri e Carlo Lucarelli ha scritto “Giudici” (2011).
Giancarlo De Cataldo
”Io sono il Libanese”
Einaudi Stile libero Big
pp. 136, € 13,00